Informazioni personali

Roma, Italy
Psicologa, Psiconcologa, Psicoterapeuta della Gestalt. Integro la Gestalt con un approccio sistemico basato sul metodo delle Costellazioni Familiari di B.Hellinger. Come psicoterapeuta e come persona che si relaziona con altre persone, riconosco l’importanza di una comunicazione efficace e consapevole nel contribuire al benessere individuale e della comunità, per cui, nel mio lavoro, incentivo l’attenzione della persona al proprio linguaggio verbale e non verbale. Promuovo l’uso dell’umorismo: ritengo sia fondamentale nell’accrescere l’abilità di far fronte alle situazioni che ci accadono. La definizione di umorismo è: “disposizione dell'animo portata a cogliere gli aspetti divertenti o grotteschi della realtà e a sorriderne con ironica comprensione”. Si tratta, quindi, della capacità di sdrammatizzare situazioni che ci sembrano insormontabili. Questo atteggiamento, pur non risolvendo in sé la situazione di difficoltà, ci permette di viverla in maniera più funzionale e, in alcuni casi, può permetterci di cambiare punto di vista facilitando la nostra capacità di trovare una soluzione buona per noi.

martedì 13 dicembre 2011

Il sostegno psicologico in oncologia



La psicologia in ambito oncologico ha senso se si tiene conto del fatto che molto spesso la diagnosi di cancro avviene in modo improvviso e all’interno di una situazione di “normalità”. Avviene non di rado che la persona che è andata a fare dei controlli medici per sintomi non invalidanti né preoccupanti, si ritrova con una diagnosi di malattia che la getta in uno stato di malessere non solo fisico ma anche psicologico. Infatti, il modello medico non presenta spesso modelli positivi di guarigione e questo genere di diagnosi apre un baratro che porta alle fantasie catastrofiche di morte “a breve scadenza” che caratterizzano la visione del cancro degli ultimi cento anni. I modelli positivi hanno scarsa visibilità anche perché il modello medico si basa sulla polarità sano/malato, non tenendo conto di situazioni intermedie in cui assume un valore fondamentale la qualità di vita. Lo psicologo entra in questo ambito, quello del miglioramento della qualità di vita all’interno di una situazione di malattia, della persona o di un suo congiunto. A livello individuale, aiutando la persona a trovare in sé le risorse per far fronte ad un momento difficile della vita ed attivarle, ad esprimere sentimenti e paure che spesso vengono tenute dentro per non mettere a disagio le persone che sono accanto o pesare su di loro. Nel gruppo di auto-aiuto, confrontarsi e condividere con persone che hanno la stessa esperienza può attivare ulteriori risorse sia personali che provenienti dal gruppo stesso che diventa un contesto privilegiato e protetto di espressione.

Le caratteristiche principali di un gruppo sono:

Privacy. Tutto ciò che viene detto e condiviso all’interno del gruppo non può essere riportato all’esterno. I partecipanti e i conduttori fanno una sorta di “patto di fiducia” che li vincola a mantenere la riservatezza su tutto quello che accade durante gli incontri.

 Appartenenza ad una condizione esistenziale che trova riconoscimento di dignità personale.

Condivisione. Vengono messe in comune esperienze e risorse, in modo che l’esperienza del singolo diventa risorsa per un’altra persona e per tutto il gruppo.

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