Informazioni personali

Roma, Italy
Psicologa, Psiconcologa, Psicoterapeuta della Gestalt. Integro la Gestalt con un approccio sistemico basato sul metodo delle Costellazioni Familiari di B.Hellinger. Come psicoterapeuta e come persona che si relaziona con altre persone, riconosco l’importanza di una comunicazione efficace e consapevole nel contribuire al benessere individuale e della comunità, per cui, nel mio lavoro, incentivo l’attenzione della persona al proprio linguaggio verbale e non verbale. Promuovo l’uso dell’umorismo: ritengo sia fondamentale nell’accrescere l’abilità di far fronte alle situazioni che ci accadono. La definizione di umorismo è: “disposizione dell'animo portata a cogliere gli aspetti divertenti o grotteschi della realtà e a sorriderne con ironica comprensione”. Si tratta, quindi, della capacità di sdrammatizzare situazioni che ci sembrano insormontabili. Questo atteggiamento, pur non risolvendo in sé la situazione di difficoltà, ci permette di viverla in maniera più funzionale e, in alcuni casi, può permetterci di cambiare punto di vista facilitando la nostra capacità di trovare una soluzione buona per noi.

martedì 17 gennaio 2017

Psicoterapia

Le persone che decidono di rivolgersi ad uno psicoterapeuta spesso lo fanno con la convinzione che "mi darà la soluzione, mi dirà come si fa". Un sorta di formula magica che permetta di stare bene, inteso come non sentirsi più in difficoltà davanti agli eventi, piccoli e grandi, della vita. Per quanto ammetto che sarebbe comodo possedere abilità magiche, così non è, e il mio lavoro consiste nell'affiancare la persona che mi chiede aiuto a trovare il proprio stare nel mondo, magari simile a quello di altri ma unico. Uno degli scogli maggiori che dobbiamo superare per stare bene è che siamo convinti che ci sia un modo "giusto" di stare al mondo e questo ci rende omologati gli uni agli altri e, naturalmente, meno gratificati. Non sto parlando, naturalmente, delle leggi e delle regole del vivere civile! Parlo della difficoltà a seguire le proprie aspirazioni o, semplicemente, i propri gusti per la paura di essere disapprovati o esclusi. Nel mio personale percorso di crescita mi sono infinite volte persa nel chiedermi il perché di molte mie scelte che non mi facevano stare bene. Cercavo di capire l'origine dei miei comportamenti, convinta che comprenderne il motivo avrebbe risolto tutto. Finché mi sono resa conto che l'unica cosa da fare era quella più semplice e anche, paradossalmente, molto difficile: prendere consapevolezza di "come", in che modo, io sto nel mondo ed accettarlo. Fare pace con me stessa, divenendo mia alleata e non più nemica e giudice cominciando, finalmente, ad agire per conquistare il mio benessere. Questo è il modo per cambiare, smettere di cercare di capire perché mettiamo in atto comportamenti che ci fanno stare male e cominciare, invece, a cambiarli, sperimentandone di nuovi fino a trovare la modalità buona per noi. Questo è stato, per me, cambiare, E scoprire che, quando tutto sembra perduto, è in me che trovo risorse che ancora mi sorprendono. Come, per esempio, il coraggio di chiedere aiuto se da sola non ce la faccio.

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